Itinerario Andalusia – Seconda Parte
Ripartiamo da Granada, a continuazione della prima parte del nostro itinerario attraverso l’Andalusia, dove ci eravamo lasciati. Ovviamente niente vi vieta di considerare questa seconda parte come un itinerario a sé stante in caso aveste già visitato le tre città principali di Siviglia, Cordoba e Granada.
In quel caso si può comunque prendere Siviglia come base d’appoggio per l’arrivo e la partenza dei voli oppure considerare di arrivare a Malaga e ripartire da Siviglia, ma in quel caso tenete in considerazione che le tariffe dei voli e del noleggio auto con arrivo e partenza in due città diverse potrebbero aumentare…anche se con IzzieTrip siete in buone mani per scovare i voli più convenienti 😉
Giorno 9: Málaga
Oggi lasciamo la bella Granada in direzione Málaga (sono circa 125 km).
Dopo le solite procedure di check in in hotel ci dirigiamo verso l’Alcazaba, fortezza araba di origine romana costruita nel IX secolo. Belli i giardini in stile moresco, ma per il resto nulla di più di una serie di mura terrazzate e fortificate. Nel suo edificio principale ha sede il Museo Arqueologíco.
Poco distante, procedendo per la calle de la Alcazabilla, si arriverà alle rovine di un grande Teatro Romano, costruito sotto il regno dell’imperatore Augusto (27 a.C. – 14 d.C.).
Sul lato destro dell’Alcazaba, un sentiero conduce al Castillo Gibralfaro (da Gebelfara, montagna del faro, in arabo), fortezza di origine fenicia ricostruita da Yusuf I di Granada nel secolo XIV, da cui si gode uno dei più bei panorami sulla città ed il porto.
Può essere una camminata faticosa, soprattutto in estate e in alternativa si può prendere il bus n. 35 da Paseo del Parque.
Di ritorno dall’Alcazaba, il Paseo del Parque, costeggiato di alberi, è un bel viale che conduce allla zona del porto ed è un luogo ideale per ripararsi dalla calura estiva.
Nel pomeriggio rilassatevi con una passeggiata per il centro città. Il fascino di Málaga risiede proprio nel suo centro storico con l’imponente Cattedrale (detta la Manquita – la monca – per la mancanza di una delle due torri) circondata da edifici color ocra illuminati dal sole e le stradine pedonali. Quando i negozi chiudono la sera le strade si preparano alla vivace vita notturna della città, con con mille ristoranti, bar e locali che brulicano di gente.
Andate ad esplorare la lunga spiaggia pulita ed invitante, oppure se siete appassionati d’arte non perdetevi il Museo Picasso.
Per finire cenate della zona del porto, terminando la giornata con una passeggiata lungo il bellissimo lungomare.
Per visitare Málaga nel senso stretto del termine bastano poche ore, ma bisogna mettere in conto anche le altre che si trascorreranno girovagando fino a notte fonda nelle viuzze, nelle taverne e lungo il Paseo del Parque assaporando il vero spirito della città.
Giorno 10: Ronda
La mattina seguente partiamo da Málaga in direzione della nostra prossima tappa: Ronda. Il tragitto di circa 100 km si snoda lungo l’autostrada costiera (Autovía del Mediterraneo), che offre splendide viste panoramiche.
La città, uno dei più famosi Pueblos Blancos (ovvero, i famosi paesini bianchi andalusi arroccati alle montagne), è situata in una zona montuosa a circa 750 metri sul livello del mare.
Il fiume Guadalevín attraversa la città, dividendola in due e scolpendo il ripido canyon El Tajo, una faglia larga 60-80 m e profonda 160, sul quale si erge la città. La gola è attraversata dal Ponte Nuevo, un ponte della fine del XVIII secolo sospeso a 80 metri sul fiume.
La vista del canyon da Ponte Nuevo è impressionante.
Preparate smartphone e macchine fotografiche perché farete mille foto allo spettacolo naturale che si aprirà davanti ai vostri occhi.
Se avete tempo concedetevi una notte di pernottamento a Ronda, la città la sera è avvolta in un’atmosfera indimenticabile, che non dimenticherete.
La città possiede una delle plazas de toros più antiche del paese ed è qui che le regole della moderna corrida furono stabilite. Consiglio se interessati una visita al museo annesso, veramente bello.
Giorno 11: Gibilterra, Tarifa
Lasciata Ronda, partiamo per Gibilterra (a un centinaio di km da Ronda), territorio britannico d’oltremare situato all’estremità meridionale della penisola iberica all’ingresso del Mediterraneo.
Le cose da vedere sono molte e vi consiglio di utilizzare i tour con i taxi minivan che vi porteranno a visitare tutte le attrazioni fino in cima alla collina. Per ogni tour servono almeno 4 persone, ma non avranno problemi ad inserirvi in un altro gruppo se chiedete. Per i tour ci si può rivolgere ad ogni stazione di taxi, la migliore è quella subito fuori Southgate. Assicuratevi che il conducente vi porti ai Great Siege Tunnels, (la parte più alta della rocca, con le gallerie che furono scavate durante il grande assedio del 1780), spesso fanno i furbi e cercano di dissuadervi in modo da poter tornare giù più in fretta e caricare più clienti. Normalmente un tour dura circa un’ora e mezza/ due ore.
In alternativa se avete più tempo, per salire potete prendere la funicolare a Grand Parade (con lo stesso biglietto vi potete fermare a metà strada per visitare la Ape’s den o tana delle scimmie) oppure salire a piedi seguendo Willi’s Road fino all’ospedale o salendo per le scale alla fine di Lime Kiln Road…ma sono circa 3 ore di passeggiata!
Gibilterra, fondata dai Fenici, era una delle Colonne d’Ercole che segnavano il limite del mondo conosciuto. Dal lato meridionale della Upper Rock (Rocca Superiore) si ha una vista spettacolare dalla cosiddetta Jew’s Gate (Porta degli Ebrei) sul Marocco oltre la Bahia de Algeciras.
Non perdetevi la St Michael’s Cave, ovvero la Grotta di San Michele (a mio parere l’unica attrazione degna di nota, ma non sono una fan di Gibilterra), un particolare complesso scavato in una caverna calcarea, che un tempo era considerato l’accesso all’Ade. Secondo un’altra leggenda invece, la caverna conduceva ad una galleria sotterranea che portava in Africa e si dice che fu proprio attraverso quella galleria che le scimmie arrivarono a Gibilterra.
Le scimmie si possono vedere ovunque nella Rocca, ma tendono a stare nella tana delle scimmie, Ape’s den, dove vengono nutrite e si mettono in posa per essere fotografate dai turisti.
Attenti perché tendono a mordere e a rubare tutto quello che trovano!
Nel primo pomeriggio partenza per Tarifa (45 km), il punto più meridionale del continente europeo, nota come “La città del vento” e capitale europea del windsurf. Da Tarifa si può prendere il traghetto per fare un “salto” in Marocco.
Passeggiata per il piccolo centro città.
Vi consiglio il panorama che si può ammirare dal mirador di Plazuela del Viento nei pressi del castello, da cui, nelle giornate più limpide si vede la costa dell’Africa.
Lasciata Tarifa ci rimettiamo in marcia in direzione Cadice dove arriviamo
dopo un’oretta di strada, nel tardo pomeriggio, giusto in tempo per una passeggiata sul lungomare lungo la famosa spiaggia de La Caleta che ci accoglie con uno dei suoi inimitabili tramonti (il sole tramonta molto tardi! Le foto che vedete qui sono state fatte alle dieci di sera!).
Di tramonti ne ho visti tanti, ma uno così spettacolare come quello della baia di Cadiz, è davvero qualcosa di unico. Vedrete il cielo tutto intorno a voi tingersi di mille sfumature dal giallo al rosso, dall’azzurro al viola e riflettersi sul mare, avvolgendovi completamente in un paesaggio degno dei migliori pittori impressionisti e in un atmosfera a dir poco surreale.
Giorno 12: Jerez de la Frontera
Oggi dedichiamo una giornata a Jeréz de la Frontera che dista una trentina di km da Cadice.
Ho preferito non prenotare un albergo anche a Jérez per la notte, ma rientrare a Cadice, principalmente perchè a Cadice c’è molta più disponibilità e scelta di strutture e poi essendo le due città davvero vicine, non valeva la pena spostarsi con armi e bagagli per pernottare in un hotel diverso a soli 30 km di distanza.
Arrivati a Jeréz, per prima cosa, dedichiamoci ad una visita della fortezza moresca Alcázar del XII secolo, l’edificio più antico di Jeréz, che non vi porterà via troppo tempo non essendo molto grande, per proseguire poi con la visita alla Cattedrale.
A mezzogiorno non perdetevi lo spettacolo Como Bailan los Caballos Andaluces magistralmente eseguito dalla famosa Fundación Real Escuela Andaluza del Arte Ecuestre, uno spettacolo assolutamente da non perdere a Jérez (sempre meglio prenotare i biglietti con largo anticipo direttamente dal sito) dove vedrete i famosi cavalli di Jeréz esibirsi in uno spettacolare susseguirsi di danze coreografiche, che vi lascerà decisamente a bocca aperta.
Dopo lo spettacolo, dirigetevi con una breve passeggiata per il centro città fino a Plaza de Toros per una corrida (spettacolo di 3 ore), oppure approfittate per un tour e degustazione in una delle tante Bodegas di sherry della città, per cui gode di fama internazionale.
A maggio a Jerez, nel Parco Gonzalez de Hontoria si svolge la Feria del Caballo, la feria tradizionale della città, nata come fiera del bestiame, allestita con più di 200 casetas (piccoli stand tradizionali addobbati a tema, dove si può mangiare e bere). A differenza delle casetas della Feria di Sevilla, dove si può entrare solo se siete invitati, qui l’accesso è libero.
Durante la giornata nel viale principale, si svolgono sfilate di carrozze, cavalli e locali in abiti tradizionali: un vero spettacolo ed un atmosfera davvero unica.
Il cavallo è un animale quasi sacro a Jerez ed in tutta l’Andalusia. La sua storia mi ha appassionato moltissimo e sperando sia lo stesso per voi, ve la racconto.
In epoca moresca c’erano due tipi di cavallo nella penisola iberica: quello massiccio del Nord, originariamente portato dai Celti e di origine germanica ed il più leggero berberisco del Sud, un cavallo elegante ed adatto alla cavalleria leggera, di origine nordafricana ma residente nella penisola prima dell’arrivo dei Mori.
Dopo la riconquista, la corona castigliana volle unire le due specie per creare un cavallo spagnolo adatto a tutto. L’ibridazione ebbe luogo, ma alcuni proprietari terrieri non vollero cedere i cavalli andalusi di razza pura e li affidarono alle cure dei monaci certosini. E così i monaci continuarono ad allevare le eleganti creature che, secondo alcuni, discendono direttamente dall’unicorno, perchè hanno una profusione ossea sul muso come tratto genetico.
Per questo motivo i cavalli andalusi presero il nome di certosini o cartujanos e sono sempre molto apprezzati per la loro grazie e bellezza.
Malgradi l’alienazione dei monasteri del 1830, i cavalli hanno continuato ad essere allevati. Spesso sono eccessivamente azzimati e abbigliati e vengono addestrati a ballare o a camminare lateralmente, uno spettacolo che si può apprezzare alle corridas de rejones (una vera e propria corrida dove il torero combatte in sella al cavallo), o alla Real Escuela de Arte Ecuestre di Jerez, una città storicamente legata a questi animali.
Rientriamo a Cadice dopo questa giornata ricca di musica, balli, colori, profumi e sapori nella migliore tradizione andalusa!
Giorno 13: Cadice
Dedichiamo quest’ultima giornata all’esplorazione di Cadice.
Cadice, storica città fondata da Ercole, è uno scoglio in mezzo al mare collegato al continente da uno stretto istmo. Scintillante al largo sul mare, vi sedurrà con le sue viuzze in fiore e i suoi patios nascosti.
Iniziamo con la visita della Cattedrale con le sue pareti giallo sabbia.
Godiamoci una passeggiata in relax per le stradine caratteristiche del centro città, per poi prendere il lungomare fino al porto lungo le fortificazioni della città circondate dal mare.
La città offre davvero dei panorami suggestivi, è una città che amo particolarmente per il clima, il suo mare, la sua storia e la sua vivacità.
E’ ora di concederci una pausa in uno dei mille tapas bar disseminati per la città e goderci una bella cerveza ghiacciata insieme a qualcosa di sfizioso…ce n’è davvero per tutti i gusti, avrete l’imbarazzo della scelta 🙂
Bueno, vamos a tapear!
Se avete tempo o se volete concedervi una giornata di relax, Cadice da città di mare quale è vanta di spiagge meravigliose e ventilate data la prossimità all’oceano.
La spiaggia più grande e più bella della città è Playa de la Victoria, una lunga striscia di sabbia pulita nella nuova zona della città. In estate è molto animata con bar sulla spiaggia e discoteche. Le strade dietro la spiaggia sono piene di ristoranti e locali.
Se siete amanti del mare come me, vi consiglio un hotel strepitoso, che affaccia direttamente su questa bellissima spiaggia e che non ha, ve lo assicuro, costi proibitivi. E’ sempre il mio preferito ogni volta che sono a Cadice: Hotel Playa Victoria.
Ha diverse tipologie di camere, con l’affaccio sul mare frontale o laterale, con una differenza di prezzo ovviamente. Ma qualsiasi camera scegliate, non resterete delusi, perché il panorama che godrete dalla vostra camera e lo sciabordio delle onde di sottofondo, lo renderanno un soggiorno indimenticabile.
Solo per i veri e appassionati amanti del mare 😉
In alternativa, per raggiungere la spiaggia dalla città vecchia, nel caso alloggiate lì, l’autobus n. 1 parte ogni 5 minuti circa.
Se volete passare una serata speciale ed immergervi nella magia del flamenco, dovete assolutamente vedere uno spettacolo alla Taberna Flamenca La Cava.
Fanno uno spettacolo ogni sera alle 21.30, bisogna essere lì mezzora prima e fare la prenotazione dal sito. Con 25 Euro assistete allo spettacolo e avete una consumazione gratuita. Nel locale poi si può bere e mangiare a parte quello che si vuole. E’ uno spettacolo davvero entusiasmante, consigliato dai locali, non troppo turistico, con ballerini davvero fenomenali.
Vi assicuro che non resterete delusi!
Vi lascio qui un assaggio 😉
Giorno 14: Cadice - Siviglia
E’ arrivato ahimè il giorno della partenza….Oggi lasciamo Cadice e ci mettiamo in marcia in direzione Siviglia aeroporto (120 km) dove restituiremo l’auto presa a noleggio e ci imbarcheremo per il nostro volo che ci riporterà a casa.
Anche questa volta riparto da questa terra meravigliosa lasciando qui un pezzetto del mio cuore…a dire la verità ormai sono più i pezzetti che ho lasciato qui di quelli che ho riportato a casa 🙂
Ma ci rivedremo presto e fino a quel momento conterò i giorni e studierò nuovi itinerari per me e per voi ♥
Possiamo personalizzare insieme il tuo itinerario in Andalucía secondo le tue esigenze, posso darti molti altri consigli ed effettuare per te tutte le prenotazioni lungo il percorso.
Contattami e sarò felice di aiutarti a conoscere questo paese che adoro!
Spero per il momento di essere riuscita a trasmettervi l’amore che provo per questi posti meravigliosi e di avervi incuriosito e fatto venir voglia di partire alla scoperta della “vostra” Andalusia.
Se invece hai poco tempo a disposizione e sei al tuo primo viaggio in Andalusia, ti consiglio di seguire il mio primo itinerario che ti consentirà di intraprendere un viaggio più breve che ti porterà nel cuore dell’Andalusia attraverso le sue 3 città più famose.